@article{Witaszek_2017, title={Wizje posłaniem Boga do narodu wybranego (Am 7, 1-3. 4-6. 7-9; 8, 1-3; 9, 1-4)}, volume={48}, url={https://czasopisma.kul.pl/index.php/ba/article/view/3177}, abstractNote={II nucleo originale del libro di Amos sembra essere stato costituito dalia raccolta delle sue visioni. II numero di cinque, suddivise in tre gruppi, sono attualmente contenute nel’ultima parte del libro: le prime tre al capitolo 7, la quarta al capitolo 8, la quinta al capitolo 9. Le prime tre visioni sono costruite secondo lo stesso schema. Iniziano con una formula identica: „Ecco quello che mi ha fatto vedere il Signore Jahvè”. La rivelazione e dunque data dall’oggetto o dalla realtà che il profeta vede. Nella prima di queste rivelazioni 1’oggetto e molto semplice: si tratta del formarsi di uno sciame di cavallette che invade la campagna. L’oggetto della seconda e piu difiicile da definire: si tratta di un Aipęp che divora il territorio di Israel|ij;fuoco di tale portata che prosciuga anche l’abisso primordiale. Alla vista di questi fenomeni Amos intercede per Israele e la minaccia espressa dalla visione non si effettua. La terza visione si distingue dalle precedenti. Il profeta non è solo posto in presenza di un oggetto, ma viene interrogato da Dio su ció che vede. Si parla di un oggetto di misurazione (filo a piombo, livello), di un uomo e di un muro. I’interpretazione più probabile è che si tratti della misurazione del muro stesso da parte di uno sconosciuto. Amos vedrebbe insomma qualquno intento a controllare la perpendicolarità da un muro con uno strumento quale il filo a piombo. Amos non intercede più per il popolo ma tace di fronte alla sentenza di condanna. La quarta visione riprende lo schema della terza visione. Il profeta si trova in presenza di un oggetto, in questo caso un cesto di frutta, e viene interrogato da Jahvè con la già nota domanda: „Chi vedi?”. II senso della visione è espresso in questo caso nel gioco di parole tra i termini „maturo” e „fine”. La quinta visione costituisce invece un caso a sè. Il profeta si trova in presenza di Jahvè stesso nel tempio, in vicinanza dell’altare; il tempio viene colpito dal terremoto e sembra precipitare su tutti i presenti uccidendoli. Alla distruzione del tempio fa seguito un ampio oracolo in cui Jahvè illustra il signifcato di questa condanna.}, number={1}, journal={The Biblical Annals}, author={Witaszek, Gabriel}, year={2017}, month={Jun.}, pages={37–52} }